Si è svolta ormai un mese fa la doppia mostra “Ho sbattuto contro un muro” e
“Ho impastato come una dea madre”
di Silla Guerrini e Luca Guenzi curata da Antonella Gasparato
La mostra rientrava nel circuito Setup Plus di Setup Conetmporary Art Fair
Un doppio racconto artistico introdotto da due titoli che sono stati l’incipit di un ipotetico dialogo: due diverse dichiarazioni, ammissioni personali, prese di coscienza. “Ho sbattuto contro un muro” e “Ho impastato come una dea madre” sono rispettivamente le esposizioni di Luca Guenzi e Silla Guerrini, che dal 27 al 31 gennaio 2016 sono state in mostra presso ZonaZago7 (via Emilio Zago, 7 a/b, sotto il ponte di Via Stalingrado) a Bologna, nell’ambito di SetUp+, il grande contenitore di eventi artistici dislocati in vari luoghi della città durante le giornate di SetUp Contemporary Art Fair, giunta alla sua 4° edizione.
Il progetto concepito in occasione di SetUp+ e curato da Antonella Gasparato, si è snodato nei locali di ZonaZago7, bottega d’arte e spazio polivalente inaugurato nel maggio del 2014.
L’ampio open space del piano terra ha ospitato la personale di Luca Guenzi “Ho sbattuto contro un muro”: una serie di 20 acquerelli che ritraggono muri urbani dapprima con un obiettivo e poi reinterpretati dall’artista sulla carta. Di epoche e misure diverse, rappresentano il segno di una ricerca visiva che si focalizza sulla pelle della città, con i segni del tempo e le umane tracce, dando particolare attenzione a murales, tag e graffiti.
Per Luca Guenzi si tratta della partenza per un viaggio immaginario: “Imbattersi in certi muri, per me è come quando, guardando le nuvole, si scorgono delle figure. Così tra tag, graffiti, crepe e geometrie colorate, io vedo forme che mi stimolano a immaginare altro, oltre quel muro, che sento il bisogno di vivificare sulla carta e rendere mio, con gli strumenti dell’arte.”
Salendo gli 11 scalini che conducono al soppalco, si entrava in uno spazio più intimo e raccolto che ha ospitato la personale di Silla Guerrini, “Ho impastato come una dea madre”. Video, fotografia, pittura, scultura e performance indagano un tema caro all’artista, quello della Dea Madre, generatrice e nutrice, focalizzandosi su un elemento essenziale, che è il leitmotiv che lega tutte le opere in mostra: il pane. ”Da anni mi confronto utilizzando strumenti diversi, con tutta una costellazione di immagini e forme archetipiche che hanno a che fare con il femminile: lì trovo un nodo simbolico, un centro dove si mescola sacro e profano, cultura e tradizioni. Una storia personale e intima, che diventa storia collettiva e universale, come fosse un impasto”.
Entrambi gli artisti hanno coinvolto attivamente i visitatori, con un’azione mantenuta come presenza costante durante tutto il periodo espositivo e consiste in una declinazione dei rispettivi temi di ricerca e lavoro. In altre parole, Luca Guenzi si è mosso metaforicamente lungo la linea del murales con “Muro Libero”, mentre Silla Guerrini con “Do ut Dea” ha donato pagnotte di pane ai visitatori in cambio di parole e definizioni dei concetti contenuti nell’esposizione.
Sono state realizzate per la mostra 100 copie numerate e firmate di un catalogo bifronte, con un breve scritto introduttivo di Antonella Gasparato sul lavoro dei due artisti: di queste una serie limitata di 28 copie contiene all’interno un’opera su carta eseguita a quattro mani.
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Le foto sono di Paolo Cavanna