Residenza d’artista per Sposta-MENTI festival

Si è svolto alla fine di maggio, con il patrocinio del Comune di Pianoro, il festival SpostaMenti un occasione “per promuovere ogni forma di spostamento attivo e per valorizzare il territorio”.

“Vogliamo provare a mettere uno sguardo differente sui temi attuali: ambiente, migrazioni, lavoro, diritti, diversità. E per fare questo usiamo la chiave della narrazione. Quindi in questo festival si ascoltano ‪#storie‬. E tentiamo di farlo attraverso diversi linguaggi, anche il video, il teatro, la musica, l’arte”.

Ecco l’idea com’è presentata sul sito:
Individuale e collettivo, fisico, mentale, nello stile di vita, nelle opinioni, nei gusti, nelle scelte, nelle relazioni, nei meccanismi di produzione. Il tema è lo spostamento e su questo si svolge a Pianoro una rassegna di due giorni, il 20-22 maggio 2016. Lo spostamento verrà descritto, raccontato, si cercherà di approfondirlo, sarà anche gioco. E sarà declinato attraverso diversi linguaggi.

L’obiettivo è aprire una finestra sulle vivacità di quest’epoca. A partire dalle esperienze del territorio e dalle sue risorse, per valicarne i confini e incrociare altre esperienze di altri territori. Un’occasione per stimolare e aggregare energie e per sviluppare nuove connessioni.
Pianoro è luogo ideale. Una dimensione ancora non satura e fortemente umana, ma non lontana o isolata: al confine con il capoluogo della Città metropolitana (Bologna), eppure sgombra dalle sue complessità. Per le sue caratteristiche, Pianoro si propone come luogo di confronto per il tessuto socio-economico, un contesto dove è possibile favorire interazioni, superando autoreferenzialità ed egoismi, per sviluppare curiosità, conoscenza, appartenenza (identità).

I nostri amici dell’associazione omonima, pensata nell’ottobre del 2014 durante il festival di Internazionale a Ferrara e composta da insegnanti, formatori, giornalisti, educatori, ci ha invitati a partecipare attivamente al progetto. Due le location: l’Arcipelago e il Museo di Arti e Mestieri.

Una residenza d’artista nel cuore di Pianoro



 

Il sabato mattina alle 11, al museo, l’intervento di Mili Romano per Cuore di Pietra, un progetto artistico che coinvolge gli abitanti di Pianoro da oltre 10 anni, ha aperto i lavori e sono stati presentati gli interventi artistici che si sono svolti durante la Notte europea dei musei.

Silla Guerrini (io) con MATER FABER, un dipinto realizzato durante il week end che ritraeva le mani della signora Marina, ottantacinquenne abitante di Pianoro, precedentemente intervistata mentre ha impastato con l’acqua i ricordi della sua giovinezza insieme a farina e lievito. Nell’ambiente dedicato a ospitare gli antichi utensili legati alla cucina, si diffondeva la sua voce registrata che raccontava la sua storia in relazione al pane.

Luca Guenzi con TEMPRA ha esposto, nell’ambiente dedicato al lavoro del fabbro, un’opera che lo ritrae mentre forgia il suo cuore. Accanto all’opera un cuore (animale) vero illuminato da una candela, rendeva l’esposizione estremamente forte e inquietante come espressione perfetta del periodo difficile che l’artista sta vivendo.

Julia von Stietencron in collaborazione con VID (Visual Institute of Developmental Sciences) con un’installazione dal titolo FLUID HEART che ci ha mostrato in un ambiente buio e quasi sospeso come i suoni, la musica, il battito del cuore influenzano la vita delle cellule.

Al piano superiore, di fianco alla sala dove si sono svolti gli incontri legati al festival SpostaMenti, Lorena Menzani ha esposto RU-STI-CA-NO installazione e video sui cicli della natura e sullo scorrere del tempo.

 

 

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