Le fibre chimiche: info e curiosità nella moda

di Lorena Menzani

Nel 1925 il chimico tedesco Hermann Staudinger avanzò la proposta di creare delle fibre tessili formate da diverse micromolecole legate in macromolecole.
L’’intuizione di Staudinger fu lo stimolo per iniziare la ricerca rivolta alla sintetisi in laboratorio delle catene molecolari.
E’ Il periodo tra il 1931 e il 1941 che vede la realizzazione della sintesi delle fibre chimiche sintetiche e artificiali tra qui il poliamide.
Nel 1941 viene presentata la domanda di brevetto per il poliestere che ancora oggi è la fibra sintetica più diffusa.


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Durante la seconda guerra mondiale il nylon viene improvvisamente ritirato dal mercato, le ditte produttrici sono impegnate nel settore bellico, il nylon viene infatti utilizzato nella produzione dei paracadute. Ecco che viene meno l’innovativo e pratico l’utilizzo della fibra sintetica per le calze trasparenti, che aveva appena soppiantato seta e seta artificiale. Ma le donne si sa la sanno lunga, e seppero trovare semplici trucchetti come disegnare la riga direttamente sulla pelle per non rinunciare a quell’’immagine raffinata.

La piena affermazione commerciale delle fibre sintetiche si avrà però negli anni ’50, sia con la diffusione in tutto il mondo delle calze di nylon, sia con il lancio sul mercato della maglietta di cotone e nylon “easy care” cioè di facile manutenzione. Complice un bellissimo, affascinante e giovane idolo del cinema: Marlon Brando che la esibisce con i jeans.
La maglietta diventerà da subito una divisa adottata dalle nuove generazioni.

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